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Scommesse virtuali: il gioco d’azzardo guidato dagli algoritmi
Le scommesse virtuali sembrano partite di calcio o corse sportive, ma dietro non c’è nessun atleta: solo un algoritmo che decide i risultati prima ancora che inizi l’animazione. Un mercato in forte crescita, soprattutto in Italia, che nasconde però alti rischi di dipendenza. Rapidità, illusione di controllo e margini elevati per i bookmaker rendono questo “gioco” molto simile alle slot machine, dove a vincere è sempre il banco. Conoscere come funzionano le scommesse virtuali è il primo passo per proteggere sé stessi e la propria famiglia. Non è un gioco. È azzardo
“Ma come glielo dico?” Parlare con chi ha una dipendenza da gioco
Una puntata del podcast di Se questo è un gioco molto pratica e utile per i familiari di chi gioca d’azzardo, grazie ai consigli sulla comunicazione empatica della psicologa Elena Colombo di Vinciamo il Gioco,
Gioco d’azzardo, debiti e usura: un rischio reale per i familiari
Il gioco d’azzardo in famiglia non è solo una questione di emozioni e tensioni, ma può trasformarsi rapidamente in un problema economico grave. L’indebitamento è il primo passo, e il rischio concreto è quello di cadere nella rete dell’usura: una trappola che non riguarda solo la cronaca nera, ma che può colpire famiglie comuni, in qualsiasi contesto sociale. Per prevenire e affrontare questo pericolo, esistono servizi gratuiti come l’Ambulatorio Antiusura guidato da Luigi Ciatti e la Fondazione Adventum, resi possibili grazie ai fondi dell’8×1000 alla Chiesa Avventista
Come le fasi della dipendenza da azzardo coinvolgono la famiglia
La dipendenza da gioco segue fasi precise che impattano profondamente anche sulla vita dei familiari. Riconoscerle è...
Le emozioni nel gioco d’azzardo: come riconoscerle e cosa fare per aiutare chi ami
Il gioco d’azzardo è fortemente legato alle emozioni. Nei casi patologici le emozioni si trasformano in una trappola fatta di euforia e disperazione, alimentata da meccanismi neurobiologici come la dopamina. La regolazione emotiva emerge come fattore chiave di prevenzione, insieme a percorsi educativi che puntano a sviluppare competenze emotive e relazionali
Quando in famiglia si ammala anche chi non gioca
Come ci si ammala senza giocare e come ci si può proteggere? Ci aiuta a rispondere in modo concreto a questa domanda Paolo Jarre, nella prima puntata del podcast di Se questo è un gioco che aiuta ad affontare la vita, quando il gioco d’azzardo entra in famiglia.
Quando il gioco d’azzardo entra in famiglia: il podcast per i familiari
Quando il gioco d’azzardo entra in famiglia, a soffrire non è solo chi gioca. Questo articolo presenta il podcast di Se Questo è un Gioco pensato per i familiari, con uno sguardo empatico, pratico e consapevole. Ascoltare significa capire, e capire è già un passo per stare meglio
Ricomincia la scuola: come proteggere i nostri figli dal rischio dell’azzardo
L’inizio della scuola è un’occasione per riflettere sull’educazione e sui rischi meno visibili che i più giovani affrontano, come il gioco d’azzardo. Questo articolo, rivolto ai genitori, propone spunti pratici e riflessioni per riconoscere i segnali, rafforzare l’alleanza con la scuola e proteggere i minori con consapevolezza e vicinanza
La motivazione: il primo passo per la cura dell’azzardo patologico
L’articolo spiega perché la motivazione del familiare è fondamentale per affrontare la ludopatia in famiglia. Il primo passo non è convincere chi gioca a smettere, ma riconoscere il proprio coinvolgimento emotivo e iniziare un percorso di cambiamento personale. Attraverso il modello di Prochaska e Di Clemente, l’articolo guida i lettori a comprendere l’importanza del cambiamento personale, sviluppare fiducia nelle proprie capacità e riconoscere le fasi del percorso di trasformazione. Include consigli pratici immediati per iniziare a modificare le dinamiche familiari disfunzionali e costruire un approccio più sano ed efficace per sostenere davvero chi soffre di dipendenza dal gioco d’azzardo
I fattori di rischio per la dipendenza da gioco d’azzardo
Il gioco d’azzardo patologico non è una mancanza di volontà, ma una malattia complessa influenzata da fattori biologici, psicologici e sociali. L’accesso facilitato ai giochi, le vincite iniziali, l’isolamento, eventi traumatici, disturbi mentali e tratti come impulsività e bassa autostima aumentano la vulnerabilità alla dipendenza. Anche la neurobiologia gioca un ruolo chiave: disfunzioni nel sistema di gratificazione cerebrale alterano il modo in cui il cervello reagisce a vincite e perdite, rinforzando il comportamento compulsivo. La disregolazione emotiva e la mancanza di educazione finanziaria aggravano il rischio. La prevenzione richiede consapevolezza, supporto e attenzione ai segnali precoci
Scopri la storia di Giulia: dalla disperazione al recupero
Giulia, moglie di un giocatore d'azzardo compulsivo, condivide la sua esperienza di vita con un video toccante e sincero. Una nuova storia di gioco che è anche una testimonianza utile per altre persone che convivono con giocatori o giocatrici d’azzardo problematici o...
La storia di una moglie che combatte l’azzardo insieme al marito
La storia di Valentina, moglie di un giocatore d’azzardo patologico, racconta il difficile percorso di una famiglia per superare la dipendenza dal gioco. Tra momenti di crisi e speranza, il loro cammino dimostra che con il giusto aiuto e una rete di supporto si può ritrovare la luce in fondo al tunnel. Una testimonianza di forza, resilienza e amore per ispirare chi affronta situazioni simili.
Bruno Trentin e la sua lotta contro l’azzardo
Bruno Trentin è un ex giocatore d’azzardo patologico che oggi è impegnato nella lotta contro questa dipendenza con la sua associazione di volontariato Mi Ripiglio – SOS Gioco d’Azzardo
Massimiliano, l’azzardo e Giocatori Anonimi
Massimiliano è stato un giocatore d’azzardo per gran parte della sua vita. Oggi sono più di 11 anni che non gioca, grazie all’incontro e alla frequentazione di Giocatori Anonimi. La sua è una intensa testimonianza che dimostra perché il gioco d’azzardo non è un divertimento, non è un vizio e soprattutto non è un gioco.
Alessandra Mureddu, ex giocatrice e autrice del libro ‘Azzardo’
Alessandra Mureddu ha scritto ‘Azzardo’ perché la sua storia di dipendenza dal gioco possa essere d’esempio a tante persone che come lei sono cadute nella trappola dell’azzardo
Ci vuole un’altra vita per recuperare quello che ho perso al gioco
Davide, ex giocatore d’azzardo patologico, racconta che il suo cervello ormai era drogato dal gioco: “Mi sono ridotto a cercare nel salvadanaio dei miei figli qualche monetina”.
Combattere l’azzardopatia con il gioco sano
Il progetto Un Po’ di Giochi dell’associazione Hauser Dosolo propone un gioco di ruolo educativo per sensibilizzare sul gioco d’azzardo patologico. In collaborazione con Officina Meningi, hanno creato un’esperienza immersiva dove i giocatori impersonano una banda di ladri alle prese con il “colpo della vita”. Il gioco, pur non parlando esplicitamente di azzardopatia, riproduce fedelmente ambienti e dinamiche tipiche delle sale da gioco, offrendo una riflessione sulle logiche di perdita, indebitamento e dipendenza. Disponibile gratuitamente online, è un esempio virtuoso di come il gioco sano possa diventare strumento di prevenzione e consapevolezza.
CHIEDI SUPPORTO
Chi chiamare e dove andare per chiedere aiuto, quando si ha un problema con l’azzardo o quando si ha un familiare che sta dedicando troppo tempo al gioco.
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Cercheremo di capire quanto il gioco d’azzardo incide sulle vite di tutti noi. Affronteremo il tema dal punto di vista sanitario ed economico, cercando di capire se ci sono delle tecniche che permettono di ottenere vincite facili e vedremo come le mafie si sono sempre di più impadronite anche di questo mercato.
Questo podcast è realizzato da Avviso Pubblico e dalla Fondazione Adventum, grazie ai fondi dell’otto per mille della Chiesa Avventista ed è distribuito da Altreconomia
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Donne e gioco d’azzardo: il peso nascosto di madri, mogli, figlie e sorelle
Quando il gioco d’azzardo entra in famiglia, le donne pagano due volte. Madri, mogli, figlie e sorelle si trovano spesso a coprire debiti, sostenere emotivamente chi gioca e affrontare da sole conflitti e sofferenza. Ma non devono restare in silenzio: esistono servizi e percorsi gratuiti per spezzare il peso dell’azzardo


